Come mantenere Vulva e Vagina in Salute
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Come mantenere Vulva e Vagina in Salute

Siccome le donne hanno a che fare con sesso, mestruazioni, gravidanza e parto nel corso della loro vita, l’immaginario collettivo vede il loro apparato riproduttivo come luogo sottoposto a forte stress.

Non è così, poiché è una parte potente del loro corpo. Quindi, tutte le preoccupazioni rivolte alla salute della vagina e alla sua pulizia sono inutili, in quanto da fare c’è veramente poco.

Comunque, le donne sono sempre chiamate a mantenere sana sia la loro vulva che la loro vagina e, in alcuni casi, potrebbe essere necessario farsi visitare da un ginecologo, soprattutto quando si ha un’attività sessuale molto frequente.

Vulva e vagina: cosa sono?

La maggior parte delle donne tende a utilizzare il termine “vagina” per descrivere o parlare dei propri genitali, vulva compresa. In realtà, c’è una bella differenza.

Per vagina si intende il canale del parto, che si collega alla cervice, mentre la vulva è l’area che si trova all’esterno dei genitali femminili. È la parte visibile, dove si possono osservare l’uretra, il clitoride e le labbra.

La vagina di una donna, che presenta in apparenza un colore rosa, non può essere osservata dall’esterno. La sua caratteristica principale è quella di cambiare forma, cambiamento che diventa ancora più evidente durante il parto.

Comprendere la differenza che c’è tra vulva e vagina è estremamente importante, poiché la composizione cellulare di entrambe è sostanzialmente diversa. Ci sono malattie che sono specifiche della vagina, mentre altre lo sono della vulva.

Come mantenere Vulva e Vagina in salute

Ci sono diversi modi per mantenere in salute sia la vulva che la vagina. Ecco di seguito quali sono:

  • Mantenere in salute tutto il corpo: bisogna mangiare bene, controllare il peso corporeo e fare costantemente esercizio fisico. Non soltanto tutto questo è un enorme beneficio per il corpo intero, ma lo è anche per gli organi sessuali. Al contrario, alcune condizioni croniche possono mettere a rischio il sistema riproduttivo. Ad esempio, se il diabete non viene controllato periodicamente, aumentano le probabilità di contrarre infezioni da lieviti e infezioni del tratto urinario.

  • Sottoporsi a screening regolari: devono essere fatti con la giusta cadenza. Inoltre è importante consultare il ginecologo per le cure di routine. Bisogna sempre tenere a mente che gli intervalli di screening per il Pap test variano in base all’età e agli stessi risultati. Per le donne più giovani, la vaccinazione contro l’HPV è particolarmente importante, poiché riduce il rischio di sviluppare il cancro cervicale.

  • Usare i preservativi: è estremamente importante proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili, come la gonorrea, l’herpes, la clamidia, l’HIV e la sifilide, nonché da eventuali gravidanze non pianificate. Prima di fare sesso, bisogna sempre insistere con il proprio partner affinché usi il preservativo. Se dovesse essere allergico al lattice, esistono in commercio altre opzioni. Inoltre, quando si utilizzano sex toys vaginali, bisogna disinfettare sempre. Una loro scarsa pulizia significherebbe aumentare il rischio di contrarre infezioni batteriche.

  • Basta utilizzare acqua: la vagina viene considerata un organo autopulente. Utilizzare prodotti chimici aggressivi, salviette preconfezionate o lavande varie significa interrompere tale processo. Se necessario, basta semplicemente utilizzare un sapone delicato, che va più che bene per pulire la vulva. La maggior parte dei prodotti in commercio che si vantano di pulire profondamente la vulva, in realtà non sono supportati da alcuna prova scientifica. Quindi, meglio evitare prima di causare problemi. Se poi una donna ha una pelle particolarmente sensibile, dovrebbe fare attenzione agli shampoo e ai saponi che utilizza sotto la doccia. Anche i detersivi che si usano per il bucato, così come alcuni lubrificanti, potrebbero causare irritazioni.

  • Prendere in considerazione i lubrificanti naturali: sia l’olio di cocco che l’olio di oliva sono degli ottimi lubrificanti e idratanti vaginali, da utilizzare nel caso in cui si ha una pelle sensibile oppure una o più allergie. In alternativa si possono utilizzare lubrificanti a base d’acqua oppure lubrificanti siliconici. Entrambi sono delle ottime opzioni per coloro che non utilizzano preservativi, ma anche per chi utilizza un preservativo in lattice.

  • Non ignorare mai il sanguinamento postmenopausale: questa tipologia di sanguinamento vaginale si verifica a distanza di un anno, ma anche di più, dopo l’ultimo periodo mestruale. Il sanguinamento postmenopausale può essere un sintomo di secchezza vaginale, della presenza di polipi (escrescenze non cancerose), di cancro o di altri cambiamenti che avvengono nel sistema riproduttivo. Se si dovesse verificare dopo la menopausa un’emorragia, bisogna immediatamente consultare un ginecologo per valutare la situazione.

  • Il prolasso e l'incontinenza di solito non sono pericolosi: quando si verifica il prolasso degli organi pelvici, ossia quando i supporti all’interno dell’utero, della vagina, della vescica e del retto si indeboliscono col passare del tempo, vuol dire che la causa potrebbe essere una parte vaginale oppure dovuto all’invecchiamento. Un altro problema molto comune è l’incontinenza urinaria oppure le perdite dalla vescica. Una volta che vengono diagnosticate, le condizioni di cui sopra necessitano cure soltanto se il fastidio è intenso ma, in generale, non bisogna trattarle soltanto perché il ginecologo le ha notate durante un esame. Tuttavia, se i problemi a svuotare la vescica o l’intestino sono evidenti e accompagnati da sanguinamento o dolore, è il momento di rivolgersi a un medico. Particolarmente efficaci sono gli esercizi di Kegel, che rafforzano il pavimento pelvico. A questo scopo ti suggeriamo la nostra guida Come usare le palline vaginali

  • Prendere in considerazione gli estrogeni vaginali: durante il periodo della menopausa, un estrogeno vaginale potrebbe rivelarsi particolarmente utile. È disponibile sia sotto forma di compressa, di crema, di inserto o di capsula. Gli estrogeni vaginali aiutano a invertire o prevenire i cambiamenti che si manifestano con l’avanzare dell’età, come dolore durante il sesso, dovuto principalmente all’assottigliamento delle pareti vaginale e dalla minore elasticità, e l’aumento del rischio di infezioni alle vie urinarie, che è causato dalla variazione di pH quando la vagina diventa meno acida.

Quando consultare un medico

Partendo dal presupposto che la vagina si mantiene pulita e sana autonomamente, il medico va consultato se vengono notati dolori durante un rapporto sessuale, la presenza di un rigonfiamento o di una massa all’interno della vagina, un cambiamento di odore, colore o quantità durante le perdite vaginali, un prurito o un arrossamento della vulva e un sanguinamento dopo aver fatto sesso o durante la menopausa.